Sul nostro portale si stanno discutendo diverse proposte di legge ed io ho lasciato il mio suggerimento…..fatelo anche voi, da noi si decide insieme #M5S
Ben venga l’incentivazione del car sharing o car pooling, ci sono già dei portali che ne promuovono l’utilizzo tra i privati, ma non vi sembra il caso che come gruppo parlamentare ci si debba preoccupare prima di mettere ordine al settore del TPRL? Il settore del Trasporto pubblico ha un costo per le casse italiane di circa 6 miliardi di euro e vi assicuro che sono spesi malissimo nella maggior parte dei casi. Se solo mettessimo ordine e ottimizzassimo la rete trasportistica nazionale, sapete quante risorse si potrebbero recuperare e destinare alla finanziabilità della legge oggetto di questa discussione? Sapete quanti italiani farebbero almeno dell’auto stante la grave crisi economica?
Lo scorso dicembre 2013, nel decreto mille proroghe, sono stati prorogati di un altro anno i circa 100 milioni di km di servizi automobilistici sostitutivi ed integrativi del ferro e di competenza delle società ex governative (carrozzoni politici). Sapete a quanto ammonta il costo km di questi servizi? Bene, circa 6 euro a km, con punte di 8 euro, per un costo complessivo di 600 milioni di euro. Nessuno di loro ha ritenuto opportuno avvisare gli enti competenti che quei chilometri non sono più effettuati con il ferro, ma con la gomma, ne tantomeno, nessuno del pubblico ha effettuato controlli e verifiche. Tenuto conto che nel 2012 lo stato ha legiferato l’adozione del costo standard (circa 2 euro a km), puntualmente disatteso, è presto detto che se si mettessero a gara questi milioni di km, si potrebbero risparmiare circa 400 milioni di euro. Io ho provato a girare un emendamento ai miei portavoce, ma non ho avuto più notizie. Perché non perorare e costringere alla consequenzialità ministero e regioni?
Naturalmente questo è solo un esempio, ma vi garantisco che in tutta Italia ed in ogni regione la situazione è drammatica e ci sono figli (aziende governative) che si devono barcamenere e figliastri (aziende private e miste) che continuano a sprecare e quasi ovunque, l’ultima riquantificazione del costo chilometrico è ferma al 1997 quando il gasolio costava 1400 lire, quando c’erano i coefficienti k1, k2 e k3.
Io mi occupo di mobilità da 5 lustri e ad esempio in Puglia, succede che il COTRAP (composto da 63 aziende pubbliche e private) con i suoi 45 milioni di km annui percepisca dalla Regione Puglia un corrispettivo annuo di 76 milioni di euro e assicuri la mobilità dell’85% dei pugliesi ad un costo medio di 1.56 €/km. Diversamente le ex governative (FSE, FAL, Ferrovie del Gargano, etc…carrozzoni politici) a fronte di una percorrenza annua di 15 milioni di euro (che subappaltano prevalentemente a soggetti privati e al cotrap) percepiscono 47 milioni di euro al costo medio di 3.13 €/km trasportando il 15% dell’utenza interessata. Secondo voi, cosa dovrebbe fare un bravo assessore regionale ai trasporti? Semplice, mettere a gara tutti i km adottando un costo standard e destinare le risorse eccedenti all’implementazione di nuovi servizi e al rinnovo del parco rotabile.
Purtroppo questo non succede più in Italia ed il servizio di mobilità non è più rispondente alle reali esigenze dei viaggiatori e per questo, soprattutto nei servizi extra urbani, si preferisce l’auto al mezzo pubblico e ciò si evince dai cali percentuali dell’utenza trasportata. Vi sembra normale che in un momento storico come questo, in cui la gente non riesce a fare la spesa, questo dato doveva aumentare?
Un servizio capillare ed efficiente potrebbe far risparmiare ai cittadini più soldi di quelli che potrebbe far risparmiare il car sharing, perché molti non avrebbero la necessità della doppia auto o potrebbero sottoscrivere polizze a km.
Il discorso sarebbe molto più complesso, ma non voglio tediarvi ulteriormente e mi scuso per la lungaggine dello scritto….spero che un giorno il Movimento arrivi nelle stanze dei bottoni, allora si, che ci divertiremo a spendere bene i soldi dei contribuenti.
Mario Conca
Loggati e comincia a discutere con noi, questo è il Movimento 5 Stelle
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